Domanda:
Buongiorno, ho già ricevuto risposta e vi ringrazio molto. Visto la vostra gentilezza vi vorrei solo chiedere una ulteriore precisazione:
qualora la scuola sia gia' costruita secondo le norme e quindi il progetto abbia tenuto conto nel prevedere le vie di fuga di un affollamento massimo di 0.4 persone al metro quadrato, l' Amministrazione e' tenuta a rispettare questo affollamento massimo previsto sempre o può non rispettarlo?
In pratica questo grado di affollamento e' perentorio e in nessun caso, nessun amministratore, può derogare da esso ( riempiendo i locali oltre questo limite) o esiste qualche altra legge o regolamento che puo' permettere di derogare da ciò?
E qualora un cittadino ravvisi la pericolosità di una situazione in cui una scuola, costruita secondo i criteri sopracitati, viene poi utilizzata con affollamenti doppi e più di quelli previsti a chi si può rivolgere per ottenere il rispetto delle condizioni di sicurezza?
Nel ringraziarvi ancora vi porgo i miei migliori saluti. A. T.
Risponde il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio, dott. Ing. Luigi Abate:
Caro T., tecnicamente è possibile ricorrere all'istituto della "deroga" (che rilascia il Direttore Regionale competente per territorio........), ma bisogna dimostrare l'esistenza di motivi tecnici, strutturali, ambientali ed artistici che richiedono il ricorso a tale istituto....., inoltre bisogna fornire adeguate misure compensative al rischio accresciuto, quali un esubero di vie di esodo rispetto alla densità di affollamento presa a riferimento in fase progettuale, l'esistenza di impianti di segnalazione di incendi ed altro.
Come Direttore Regionale del Lazio, credo che difficilmente darei una deroga che prevede una densità di affollamento pari ad 1pers/mq.
E' possibile prudurre un esposto agli Organi competenti in materia di sicurezza, quali le AASSLL, o Vigili del Fuoco qualora si ritiene che una norma finalizzata alla sicurezza ed incolumità del cittadino venga violata. Gli esiti dell'esposto prodotto (ma non i contenuti) devono essere comunicati all'esponente ai sensi della legge sulla trasparenza (legge 241/90).
Con viva cordialità.